Il mais è il cereale più coltivato al mondo, utilizzato principalmente per l’alimentazione umana, animale, come biocombustibile, come pianta modello da ricercatori e protagonista del panorama OGM mondiale.
La coltivazione del mais in America (che detiene il 40% della produzione globale), come nel resto del mondo, sta andando sempre più in direzione di una gestione agronomica basata su tecniche digitali per una maggiore produttività e sostenibilità. Questa trasformazione, iniziata circa venti anni fa, ha dato nel tempo evidenti risultati e numerosi esempi virtuosi.
Il mais è una coltura molto esigente in termini nutrizionali e sensibile a stress fisici e biologici: questo rende fondamentale un monitoraggio quanto più preciso e costante dello stato di salute della pianta e dello stato delle eventuali minacce.
A quali esigenze risponde la piattaforma Agricolus?
Parallelamente a indici di vigoria e stress idrico ottenuti da remote sensing, Agricolus offre strumenti di controllo e previsione specifici per il mais (MaysDSS). I modelli riguardanti fenologia e irrigazione sono varietà-specifici: vengono infatti personalizzati per classe di precocità dell’ibrido utilizzato
Ma quali sono le principali avversità di questa coltura e come vengono gestite?
Il mais teme attacchi di insetti, le cui forme giovanili si nutrono a carico della parte vegetativa della pianta causando gravissime perdite. I danni sono sia di tipo diretto che indiretto, ovvero, oltre alle perdite direttamente causate dall’attività dell’insetto che si nutre a carico di tessuti vegetali, bisogna considerare che le “ferite” aperte sono punti di ingresso ideali per infezioni fungino-batteriche.
Agricolus offre robusti sistemi previsionali per lo sviluppo in campo di:
- Piralide
- Nottua gialla
- Diabrotica
Piralide e Nottua Gialla, conosciute rispettivamente alla comunità scientifica come Ostrinia nubilialis ed Helicoverpa armigera, sono 2 lepidotteri (farfalle) polifagi, in grado cioè di svilupparsi a carico di diverse piante, ma che vengono rinvenuti comunemente (e con grande dispiacere per chi li trova) proprio nel mais. Mentre la larva di Ostrinia può essere rinvenuta all’interno degli stocchi, la Nottua predilige gli organi aerei e i frutti.
La Diabrotica virgifera invece è un insetto alieno (di origine americana) della famiglia dei Crisomelidi, un sottogruppo dei coleotteri la cui forma adulta è molto simile alle coccinelle. Le larve di quest’ultima invece si alimentano a carico dell’apparato radicale della pianta.
Tante avversità e tante risposte, ma cosa bolle in pentola? Cosa arriverà a breve? Uno dei principali problemi irrisolti è la presenza di micotossine, composti di origine fungina molto pericolosi per l’alimentazione umana e animale.
Siamo ora in fase di validazione del modello predittivo del rischio micotossine e in fase di sviluppo di un modello di bilancio nutrizione azotata. Questi necessari strumenti saranno presto disponibili per gli agricoltori, e permetteranno loro di gestire al meglio la delicata produzione di mais.