Siamo abituati a pensare alle farfalle come variopinti e innocui insetti, forse i più belli e tollerabili della categoria, ma in agricoltura non è così. Solitamente infatti i lepidotteri (farfalle e falene) sono tra i più polifagi e pericolosi insetti in grado di provocare danno diretto alle colture; importantissimi impollinatori durante la fase adulta, ma terribili fitofagi negli stadi larvali.
Agrotis ipsilon e il mais
Grazie all’interesse e alle richieste dei propri clienti, Agricolus ha di recente introdotto all’interno della soluzione MaysDSS il modello previsionale per un particolare lepidottero: Agrotis ipsilon.
Questo insetto è un noctuidae (falena) in grado di compiere un paio di generazioni l’anno (1~4) a seconda delle condizioni climatiche e sverna come crisalide o come larva. Deve il suo nome al caratteristico disegno nerastro a forma di Y posto all’estremità delle ali anteriori.
Viene considerato un insetto cosmopolita: è infatti presente in quasi tutti gli aerali, anche grazie alle migrazioni stagionali che compie. Gli adulti si spostano da zone aride a zone più umide e con temperature meno estreme. Questi eventi migratori, in particolari condizioni, possono portare ad improvvise presenze molto abbondanti in campo.
Agrotis ipsilon ha un’ampia gamma di piante ospiti. Molte delle piante attaccate non hanno importanza economica, altre invece sono di grande interesse agrario: mais, pomodoro, patata, ortive, girasole, barbabietola, tabacco, etc.
I danni provocati sono a carico dell’apparato fogliare (soprattutto per le giovani piantine) e a carico del colletto e degli organi ipogei (larve più mature). Il monitoraggio, molto importante, può essere effettuato tramite rilievo diretto delle infestazioni in campo o tramite trappolaggio.
Combattere Agrotis ipsilon con i modelli previsionali per il mais
Ulteriore strumento di monitoraggio delle condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di A. ipsilon è proprio quello da remoto attraverso i modelli previsionali.
Il modello integrato in MaysDSS stima infatti i tempi di sviluppo e gli stadi della seconda generazione svernante o la prima post-migrazione.
A fianco al modello è inoltre ora possibile monitorare e visualizzare la situazione delle trappole e delle catture: questo permette di capire meglio e tenere traccia del comportamento stagionale dell’insetto.