Agricolus partecipa a molti progetti di ricerca per validare e migliorare le tecnologie esistenti, ma anche per sperimentare e implementarne di nuove.
A febbraio abbiamo svolto svariate attività sperimentali sui campi di frumento nell’ambito del progetto RTK Umbria 2.0, che ci permette di eseguire i test su un nuovo modello di bilancio nutrizionale per l’ottimizzazione della concimazione in campo.
Per applicare il modello è stato studiato un campo sperimentale di 24 ettari nella pianura tiberina.
Immagini satellitari e osservazioni in campo
Effettuando il monitoraggio del campo tramite immagini satellitari, abbiamo notato che, all’inizio della fase di accestimento, l’indice di vigoria NDVI del campo aveva un range compreso tra 0.24 e 0.47. Questa alta variabilità riflette eventuali criticità localizzate. Per comprenderne le cause e individuare possibili influenze sulla resa attesa, è stato eseguito un sopralluogo in campo.
Durante il rilievo sono state georiferite le osservazioni mediante l’app Agricolus Farmer. Le registrazioni sono avvenute in modo agnostico nei confronti dell’NDVI, per non esserne influenzati: non visualizzando l’indice in mappa, infatti, sono state percorse diverse centinaia di metri nella zona ovest del campo, geolocalizzando sia diversi punti in cui riscontravamo problematiche, sia punti in cui non si rilevavano particolari danni.
Dal rilievo è emerso che il problema principale era legato alla mancata emergenza delle plantule per diverse cause, tra cui: (1) semina rada, (2) compattamento del terreno, (3) ruscellamento delle acque superficiali nelle aree in prossimità del fiume, dovuto a un inverno piuttosto piovoso.
Inoltre sono state notate: (4) aree con piante poco sviluppate a causa di ristagni idrici, in particolare in prossimità del fiume, (5) qualche pianta leggermente bruciata, probabilmente per residui di erbicida.
Dopo 56 punti rilevati, i dati campo sono stati sovrapposti all’NDVI dell’ultima data disponibile. É stato possibile notare come le zone problematiche corrispondevano con quelle in cui l’NDVI risultava basso, come si può vedere dal dettaglio riportato in Figura 1.
Ciò ha permesso di sospendere il rilevo, poiché l’NDVI è risultato un buon descrittore dello stato della coltura.
Una nota: per raccogliere 56 punti random, localizzati in meno di metà campo, è stata necessaria più di un’ora. Difficilmente si ha questo tempo a disposizione per eseguire rilievi di controllo.
In conclusione, per risparmiare tempo ed eseguire un rilievo esplorativo efficace, sarebbe molto più conveniente seguire la procedura suggerita di seguito:
- recarsi in zone con NDVI basso ed effettuare un’osservazione esplorativa con Agricolus Farmer, per capire le principali problematiche della coltura e la loro entità.
- recarsi in zone con NDVI alto e verificare che in queste aree la coltura sia in buono stato.
- se l’NDVI non mette in luce le criticità riscontrate in campo, è possibile ripetere il confronto utilizzando un indice di clorofilla oppure di stress idrico.
In seguito, utilizzando la piattaforma Agricolus da desktop, si comparano i dati raccolti in campo con le altre informazioni disponibili sulla coltura per prendere decisioni efficienti e mirate.