Il settore agricolo e la filiera agroalimentare, come sappiamo bene, non sono stati fermati dall’emergenza Coronavirus: hanno continuato a produrre per garantire il cibo nelle tavole di tutti consumatori.
Collegate alle attività agricole, ci sono quelle di consulenza e controllo svolte dai professionisti del comparto, anch’esse di fondamentale importanza.
La situazione di instabilità dettata dal Covid-19 ha evidenziato quanto gli agronomi, i periti, i tecnici, che ogni giorno mettono a disposizione delle aziende la propria esperienza, abbiano bisogno di tecnologie innovative che li aiutino a ottimizzare il proprio lavoro.
Il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF) ha ribadito in una comunicazione la volontà di farsi promotore presso il Governo per “l’istituzione di un fondo per lo sviluppo professionale sostenibile che consenta di ottenere incentivi per strumenti per il controllo da remoto delle colture, per l’ottimizzazione delle certificazioni e dei processi produttivi e per una migliore e più diffusa condivisione dei dati”.
Due i punti chiave dunque:
- monitoraggio da remoto delle colture
- condivisione dei dati con le aziende agricole.
Vediamo quali sono gli strumenti agritech a supporto di tali attività e le applicazioni pratiche.
Immagini satellitari
L’utilizzo degli indici di vegetazione da telerilevamento (remote sensing) per il controllo delle colture da remoto è sempre più diffuso.
All’interno della piattaforma Agricolus, ad esempio, i professionisti possono consultare immagini satellitari da Sentinel-2 ogni 3/5 giorni a una risoluzione di 10 metri e valutare lo stato di salute delle colture grazie all’elaborazione di ben 8 indici di vegetazione relativi a vigoria, stress idrico e clorofilla.
In questo modo è possibile monitorare lo sviluppo delle colture, individuare zone con carenze idriche o aree affette da clorosi.
La “visione dall’alto” permette quindi di localizzare subito eventuali problematiche presenti negli appezzamenti: un principio di ruggine in un campo di grano (per dirne una) che, se non trattata in tempo, può portare a consistenti perdite del raccolto.
Tutto ciò si rivela molto utile soprattutto su grandi estensioni di terreno e si traduce in un grande vantaggio: la riduzione della presenza costante in campo.
Modelli previsionali
I modelli previsionali in agricoltura coprono tutti i possibili aspetti che coinvolgono la coltura: dalla crescita alla stima delle rese produttive, dalla nuova diffusione al rischio di attacco di insetti e malattie, dalla stima dei fabbisogni alle modalità di distribuzione degli input (acqua, fertilizzanti, prodotti fitosanitari).
Attenzione: i modelli non sostituiscono l’esperienza del professionista, del tecnico o dell’agricoltore, ma lo supportano, permettendo di coordinare al meglio le attività in campo e ottimizzare le risorse. Significa effettuare trattamenti, concimazioni, irrigazioni solo quando serve e con le quantità di input realmente necessarie.
La piattaforma Agricolus fornisce modelli previsionali per fenologia, irrigazione, e difesa. Questa funzionalità è strettamente collegata alle osservazioni in campo (smart scouting): il modello infatti integra i dati raccolti e si aggiorna.
App mobile
Le app per l’agricoltura sono un valido supporto per gestire le attività in campo, ma non solo. L’app Agricolus Farmer, ad esempio, permette di:
- visualizzare i dati relativi alle coltivazioni: mappa dei campi con i dettagli delle colture, previsioni meteo sempre aggiornate, operazioni colturali e rilievi svolti.
- raccogliere i dati direttamente in campo con foto e note: operazioni colturali, danni, parassiti, malattie, trappole.
- condividere i dati con le singole aziende agricole a cui si offre consulenza.
- pianificare e gestire le attività dei collaboratori comunicando loro le operazioni da svolgere.
La direzione da prendere sembrerebbe dunque quella di una riorganizzazione digitale allo scopo di sfruttare tutti i benefici offerti dagli strumenti innovativi: cosa ne pensano i professionisti del mondo agricolo?