Nell’agroecostistema oliveto l’insetto che desta maggiori preoccupazioni per l’individuazione dell’appropriata strategia di lotta è la mosca dell’olivo (Bactrocera oleae).
Le femmine di mosca dell’olivo depongono le uova all’interno delle drupe, arrecando danni alla polpa a seguito dell’attività trofica delle larve e causando la cascola prematura dei frutti colpiti. Il danno consiste sia nel decremento della produzione raccoglibile sia negli effetti negativi sulla qualità dell’olio ottenuto con le olive infestate.
In annate caratterizzate da andamenti climatici favorevoli all’insetto, l’infestazione dei frutti può portare a riduzione delle produzioni e a un elevato scadimento qualitativo dell’olio: le conseguenze sono severi danni economici che interessano l’intera catena produttiva.
La temperatura: un fattore determinante
È il fattore abiotico che maggiormente influenza il ciclo degli insetti, determinando la sopravvivenza e il tasso di sviluppo. Si osservano elevate variazioni nell’intensità dell’attacco da mosca dell’olivo a scala spaziale (aree caratterizzate da climi diversi) e temporale (andamento meteorologico molto variabile da un anno ad un altro).
Nell’area Mediterranea le proiezioni globali confermano il cambiamento climatico in atto e i segnali sono chiaramente percepibili nell’estrema variabilità rilevata negli ultimi anni; ad esempio per l’Italia, i modelli a scala regionale indicano un aumento delle temperature in tutte le stagioni, con un massimo nel periodo estivo e un minimo nel periodo invernale.
L’importanza dei modelli per la lotta alla mosca dell’olivo
L’approccio modellistico è uno strumento cruciale nella determinazione del rischio in ambito fitosanitario, poiché permette di comprendere meglio e di predire la dinamica delle popolazioni di insetti; lo è ancora di più in un’ottica di cambiamenti che interessano sia l’aspetto climatico-ambientale che, di conseguenza, le pratiche di gestione per l’adattamento a tali mutamenti.
L’uso dei modelli previsionali è un valido supporto nei sistemi di allerta per le decisioni che devono essere prese quotidianamente dal tecnico e dall’olivicoltore.
Le marcate differenze climatiche che si osservano anche in anni consecutivi rendono infatti il processo decisionale più difficile, dal momento che risulta ridotto il valore dell’esperienza acquisita negli anni precedenti.
I modelli previsionali, basati sui dati meteorologici, rappresentano un importante supporto alle decisioni, in quanto consentono di:
- eseguire simulazioni sul ciclo di sviluppo
- stimare il rischio di attacco in base all’andamento meteo e a dati colturali specifici
Si ottengono quindi indicazioni pratiche sulle fasi e periodi critici, in modo che sia possibile definire i momenti di maggiore rischio in cui risulta indispensabile monitorare più attentamente in campo ed effettuare una efficace lotta alla mosca dell’olivo.