L’agricoltura di precisione nel corso degli ultimi anni è diventato un tema intorno al quale sono nate numerose discussioni incentrate sul suo impatto sociale oltre che agricolo. Ma quanto incide realmente l’agricoltura di precisione sulle coltivazioni e soprattutto sulla sostenibilità? Cerchiamo di fare chiarezza.
20% Risparmio medio di combustibile e di tempo, 15% Aumento medio di produttività, 10% Risparmio medio di trattamenti applicati, 14% Riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Questi sono i dati relativi all’utilizzo di un sistema di gestione delle attività agricole (sistema di agricoltura di precisione) di un grande player del mercato.
I numeri sono indiscutibili e rappresentano un caso specifico, quindi, non generalizzabile. Detto ciò, è però evidente come l’impatto dell’agricoltura di precisione non sia solo di carattere economico ma anche e soprattutto ambientale e sociale.
La riduzione di trattamenti, ad esempio, avrà un’incidenza molto forte sulla qualità del prodotto così come la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e il risparmio medio di combustibile avranno un forte impatto ambientale.
L’agricoltura di precisione nasce circa 20 anni fa come possibile soluzione per l’aumento della produzione in relazione alla tendenza mondiale per cui aumenta la popolazione e diminuiscono le risorse. Piano piano il raggio d’azione si allargò, evidenziando come, questa pratica, incidesse in modo piuttosto interessante su ambiente e qualità del prodotto finale.
Mentre inizialmente si guardavano i risultati solamente in termini di quantità prodotta rapportata all’investimento, oggi si valuta l’efficacia dell’agricoltura di precisione in funzione, anche, di altri parametri: ambiente e qualità del prodotto finale su tutti.
Tornando alla domanda che ci siamo posti inizialmente, l’incidenza su coltivazioni e sostenibilità, ambientale e sociale, è altissima. La coltivazione trae vantaggi enormi da un monitoraggio tech che si basa su dati raccolti mediante sensori, droni e satelliti.
Il prodotto sarà di qualità maggiore perché trattato nel modo più opportuno, coltivato secondo indicazioni basate sull’elaborazione di dati (non solo sulla base della ‘conoscenza’ della terra) e gestito nel modo più semplice possibile.
Ecco che solo queste osservazioni basterebbero per definire l’agricoltura di precisione come un elemento fondamentale per la sostenibilità ambientale, se non che ci sono altri aspetti fondamentali da tenere in considerazione e che aumentano l’impatto sociale di questa pratica.
Un prodotto qualitativamente migliore significa un’alimentazione migliore, una salute migliore, un futuro migliore. Grazie al precision farming il futuro del nostro cibo sarà sicuramente più roseo.
Non resta che proseguire nella strada intrapresa in modo sempre più deciso, al resto pensa la terra!
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